Malvasia di Candia Aromatica
Barbera
Le rose in testa ai filari, che bellezza!
I nuovi impianti...pensando al futuro!
I vigneti in primavera
I vigneti in estate
I vigneti in autunno
I vigneti in inverno
Vigneti tricolore
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I VIGNETI
I vigneti si estendono su una
superficie di diversi ettari, tra impianti in produzione e in allevamento, e
si adagiano sulle zone collinari della Val Chiavenna, tra Calanchi, zone
boschive e resti dell’antico mare Pliocenico.
I vitigni vedono come varietà
principali Barbera, Croatina, Lambrusco, Malvasia di Candia Aromatica, Ortrugo, Marsanne, Moscato Bianco e Trebbiano.
Il metodo di coltivazione, che si
basa sul principio della potatura a Guyot, prevede che tutte le operazioni
vengano svolte manualmente o con l’uso di trattori a cingoli; sia la potatura
invernale che la legatura a verde sono fatte manualmente dai titolari, così
come la vendemmia che si svolge, a completa maturazione del grappolo,
utilizzando ceste e cassette che, una volta riempite di uva, vengono subito
trasferite sul carro per poi portare il prodotto in azienda per la pigiatura.
Il terreno della Val Chiavenna è
particolarmente indicato per la coltivazione della vite; le sue colline sono modellate
sugli strati depositati in un periodo di tempo che va da cinque a circa un
milione e mezzo di anni fa, in un braccio di mare che comunicava con l’odierno
Adriatico. Il territorio, infatti, fa parte della Riserva naturale geologica
del Piacenziano, zona protetta ricca di affioramenti di rocce sedimentarie con
un’età che varia tra i tre milioni e mezzo e un milione e ottocentomila anni
fa. Il territorio e i suoi fossili sono stati oggetto di studio di Leonardo
Da Vinci che ne ha lasciato segno nel 1482 nel “Codice
Leicester”, mentre fu invece Karl Mayer, geologo svizzero, a
coniare nel 1858 il termine Piacenziano, “Piacenzianische Stufe”, indicando un periodo
di storia della terra, detto Basso Pliocene poiché caratterizzato dalle argille
grigio-azzurre dello stratotipo visibile tra Lugagnano Val d’Arda e
Castell’Arquato, comprese tra circa 3,6 e 2,6 milioni di anni fa.
La corposa presenza nel terreno
di sabbia e argilla, con numerosi riaffioramenti di fossili e resti minerali, sono
le particolarità principali che rendono i nostri vini molto aromatici e
fruttati. |